L'Ordine Jerrahi-Halveti è un ramo dell'Ordine Khalwati (in turco Halveti), ed è stato fondato a Istanbul nel 1704 dal Maestro Nurettin al-Jerrahi (che il suo Segreto possa essere santificato).

La Khalwatiyya, a sua volta, è stata fondata nel XIV secolo nel Khorasan ad opera del Maestro Umar al-Khalwati (?-1397). Spostatasi nella regione di Amasya (Anatolia), abbandonò la sua prima coloritura sciita per appoggiarsi al sunnismo ottomano. Sotto il regno di Bayazit II (1482-1512) mosse poi alla volta di Istanbul. Sulla scia delle vittorie ottomane si diffonderà in tutto il Crescente Fertile e nel Nord Africa, ma anche in altre contrade dell'impero, dando origine a un gran numero di Ordini derivati.
Fu un Ordine di grande qualità che, fra i più importanti, è forse quello che raggiunse un perfetto equilibrio fra ascesi mistica e conoscenza iniziatica, pur aderendo agli aspetti pratici della vita sociale.
I Sufi Khalwati si considerarono eredi degli insegnamenti di Junayd (?-910) e sovente hanno sostenuto il pensiero di Ibn Arabi (1165-1240), soprattutto per ciò che concerne la dottrina del Wahda al-Wujud (letteralmente : "Unità dell'Esistenza").
L'Ordine ha sempre enfatizzato, oltre all'invocazione e la rammemorazione di Dio: il digiuno, la veglia, l'abluzione rituale, il silenzio, ed il ritiro spirituale (khalwah, da cui il nome Khalwati), che poteva andare dai 3 ai 40 giorni. Elaborò anche un insegnamento relativo alla rammemorazione (dhikr) di 7 Nomi Divini , in corrispondenza con i 7 gradi dell'evoluzione spirituale dell'anima.
Nel corso della sua storia, la Khalwatiyya ha dato vita a ben 23 ramificazioni (Ordini Derivati).
Tra queste, la Jilwatiyya-Khalwatiyya (in turco Jelvetiyye-Halvetiyye), fondata a Uskudar (sulla sponda asiatica di Istanbul).

L'ultima derivazione della Khalwatiyya fu l'Ordine Jerrahi-Halveti.
La venuta al mondo del Pir dei Jerrahi era stata annunciata in un libro (dal titolo : Il Rango dei Santi), scritto circa trecento anni prima, dal genero e khalifa del Polo Ibrahim Dasuqi (1235-1296/7). Questo libro indicava con precisione date e particolari della vita terrena di Pir Nurettin, che avrebbe apposto la sua firma su una copia manoscritta del libro, oggi nella biblioteca Fatih di Istanbul (vedi biografia Pir Nurettin al-Jerrahi).
La formazione come derviscio del Fondatore dell'Ordine Jerrahi avvenne sotto la guida di Shaykh Kostendili, all'epoca a capo della tekke Jilwatiyya che si trovava sul colle Toygar a Uskudar.

All'interno della Tariqa Jerrahi si possono trovare elementi essenziali di molti altri Ordini Sufi, pervenuti come doni spirituali. Lo stesso Dhikr Jerrahi comprende particolarità di Dhikr di altri Ordini.
Specifico dello Dhikr Jerrahi invece è un certo utilizzo della parola "Hu" (in arabo : Egli, cioè Dio, Allah), abbinato ad uno specifico esercizio di respirazione, ed il cui effetto sonoro è valso ai Jerrahi l'appellativo di "dervisci ululanti".

Dalla scomparsa terrena di Pir Nurettin al-Jerrahi si sono susseguiti 19 suoi successori, prima di arrivare all'attuale 21° Shaykh al-Shuyukh Omer Tugrul Inancer Efendi. Tutti sono sepolti all'interno della tekke.

Nel settembre 1925, quando nella neonata Turchia tutte le Tariqa Sufi furono dichiarate fuorilegge, lo Shaykh al-Shuyukh era Hadrat Ibrahim Fehreddin Efendi (1886-1966). Da quel momento, e fino alla sua dipartita da questo mondo, lo Shaykh rimase per sempre nella tekke, dove era anche nato. Vi rimase come custode della tomba di Pir Nurettin, salvaguardando la continuità della Baraka (Benedizione) Jerrahi dalle possibili conseguenze del provvedimento legislativo della Nuova Repubblica Turca di Kemal Ataturk.


A Shaykh Fehreddin succedette Shaykh Muzaffer Ozak. E ad un ciclo di resistenza seguì una fase di apertura ed espansione. Shaykh Muzaffer Ozak viaggiò molto in occidente, dove sarebbero state aperte tekke Jerrahi attive ancora oggi. La più grande è quella di New York, condotta dallo Shaykh Tosun Bayrak, Khalifa Jerrahi in America dal 1974.

In Italia, l'Ordine Jerrahi si è stabilito ad opera del Maestro Gabriele Mandel Khan (1924-2010). Di origine turco-afgana per parte di padre, già Sufi Naqshbandi dalla giovane età, verso la fine degli anni '70 incontrò Shaykh Muzaffer Ozak a Istanbul, nel bazar dei libri, dove questi aveva una libreria oggi gestita dal figlio. Di li a poco il Maestro Mandel sarebbe entrato nell'Ordine Jerrahi. Nei primi anni '80 ne divenne Khalifa per l'Italia, quando lo Shaykh al-Shuyukh era Safer Efendi.
L'attuale Khalifa per l'Italia è Shaykh Mohsen Mouelhi. Di origine tunisina, già vice del Maestro Mandel, Shaykh Mohsen è l'interprete dei Sermoni del venerdì nella Moschea di via Padova 144, Milano (Casa della Cultura Islamica).

 

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